Inizia un nuovo anno per il Germoglio di Speranza

La giornata di apertura della comunità di Mazara del Vallo

Germoglio di Speranza - inizio anno 2025

Sabato 25 ottobre la comunità ha partecipato alla santa messa vigiliare celebrata dal parroco don Giuseppe LUPO che durante la sua omelia ci ha augurato un buon cammino dicendo che siamo destinatari di un messaggio di pace il cui mittente è il Signore. Usando le parole di papa Leone XIV ha concluso dicendo: “La pace è possibile e si costruisce a partire da sé stessi, dalla famiglia e dalla comunità, attraverso il dialogo e il rispetto reciproco. Le comunità siano luoghi di pace e speranza”.

Domenica 26 la comunità si è riunita presso l’Oasi di Spiritualità Maria Bambina di Rampinzeri – Santa Ninfa (TP) per rivivere, attraverso le testimonianze dei partecipanti, il pellegrinaggio di Pompei dello scorso settembre, e per scoprire attraverso la presentazione del Carnet de Route 2025-26 di Fede e Luce Internazionale il tema che ci accompagnerà durante questo nuovo anno di cammino comunitario.

Contaminati dalla bellezza della natura circostante, in una splendida giornata quasi primaverile, la comunità ha ripercorso le tappe più significative del trascorso pellegrinaggio a Pompei. Emozionante è stato risentire le considerazioni e le riflessioni piene di gioia e entusiasmo, che hanno lasciato un segnale di speranza nel cuore dei partecipanti. Gratitudine, vicinanza, condivisione, amicizia, emozione, testimonianza, sofferenza, risposte, entusiasmo, appartenenza, dono, abbraccio, commozione sono state le parole che sono emerse nelle testimonianze. Quest’anno il carnet è stato realizzato dalle province della Polonia e ha come titolo “Gli angeli, messaggeri di Dio”. “Questa volta – scrive il coordinatore Internazionale Raul Izquierdo Garcia – saranno gli “angeli di Dio” ad accompagnarci e ad aiutarci a rafforzare i nostri legami, a pregare insieme e a celebrare la nostra fede. Secondo la tradizione e la Bibbia, gli angeli sono spiriti alati inviati da Dio per trasmettere messaggi agli uomini o per proteggerli e prendersi cura di loro in diversi modi.” – Dopo aver condiviso il pranzo, la comunità si è riunita per vivere il primo racconto biblico del tema dell’anno: L’angelo di Agar – Dio non ti abbandona.

Attraverso il mimo è stato rappresentato il brano tratto dal libro della Genesi 21:15-19 dove narra la disperazione di una madre, Agar che, rimasta senza acqua, dovette abbandonare suo figlio Ismaele nel deserto per non vederlo morire. Un angelo inviato dal Signore la esortò ad andare dal ragazzo dicendogli di non temere perché Dio aveva ascoltato il suo grido di disperazione e che nel deserto avrebbe trovato un pozzo. Così fu: Agar e Ismaele furono salvati. Quante volte siamo presi dalla disperazione? Abbiamo il coraggio di chiedere aiuto? Come possiamo aiutare chi è nella disperazione? Su queste domande la comunità si è interrogata nei gruppi di scambio. L’incontro si è concluso con un impegno per il prossimo mese: attingiamo dal pozzo un nome e ognuno dovrà essere “l’angelo custode” di un altro donandogli un po’ del proprio tempo per bere insieme quell’acqua di salvezza di cui abbiamo tanto bisogno ma che tante volte non abbiamo il coraggio di chiedere. «Quando tutto sembra perduto, Dio ha un progetto per ciascuno, non ci abbandona mai e veglia con discrezione sui suoi figli.»

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