In questa emergenza sanitaria per Covid 19, come comunità di San Giuseppe della Pace (Milano), abbiamo pensato di usare la nostra chat per sentirci più vicini e così ci siamo dati un appuntamento domenica 10 maggio per una “casetta virtuale”. Abbiamo iniziato con una preghiera invocando lo Spirito Santo.
Ci siamo lasciati ispirare da un video messaggio di don Marco quello dell’11 aprile “finalmente è Pasqua”.
È stato un momento bellissimo di condivisione e di ascolto. Abbiamo risposto ad alcune domande quali: “nell’ascolto delle sue parole quali punti mi hanno colpito di più? Quali sentimenti sono sorti in me? Cosa mi ha attratto, dato pace, gioia, fiducia?
Le riflessioni tante… alcune, in particolare, sono emerse: “ Gesù è risorto, è vivo in mezzo a noi come era vivo tra i suoi discepoli. Non sempre si riesce a pensarlo proprio vivo con questa intensità, ma quando si riesce è una cosa bella. È Gesù che si fa trovare ma il suo riconoscimento da parte nostra non è immediato. C’è bisogno di uno sforzo evolutivo. I sentimenti sorti sono la speranza e la fiducia. Gesù non ci abbandona,
lo Spirito di Gesù è sempre con noi e ci guida. Gesù ha bisogno della nostra fiducia per essere riconosciuto facendo memoria di un’intimità di amicizia che c’è stata con Lui.
Dei modi di manifestarsi di Gesù spiegati da don Marco quello che si è sentito di più in questo periodo è l’essere chiamati per nome …perché siamo amati e desiderati da Lui”.
Abbiamo risposto anche a questa domanda: “Cosa è per me la nostra comunità di Fede e Luce di san Giuseppe e cosa, in questo periodo di solitudine, è mancato di più.
Le nostre riflessioni: “La comunità è un luogo di umanità e di crescita. Un luogo di amicizia, di incontro e di aiuto reciproco. Bello mantenere i contatti per telefono con gli amici di Fede e Luce , però sono mancati i contatti diretti e la vita condivisa, i pranzi delle casette, i giochi, i momenti di preghiera, le merende. E ancora: i martedì del nostro laboratorio di cucito, i lumini accesi attorno ad una piccola Croce in attesa di pregare… I messaggi del nostro gruppo di WhatsApp tengono compagnia e aiutano a trascorrere le ore di assoluta solitudine per alcuni oppure le ore di smart working per altri.
Abbiamo avuto il tempo di pensare alle nostre vite… tante cose stanno cambiando e bisogna essere flessibili pur con le nostre fragilità.
Tante cose buone questa situazione assurda ha fatto emergere…una su tutte: la nostra amicizia che è andata oltre ogni restrizione. Da subito ci siamo tenuti in contatto e ci siamo preoccupati gli uni degli altri nello spirito di Fede e Luce.
Ringraziamo Dio per tutto questo e, naturalmente, grazie don Marco!