Primo incontro in presenza in oratorio a Cesano Boscone domenica 20 giugno 2021 per un momento di riflessione, di preghiera, di festa, per raccontarci com’è andato questo periodo. Evviva, ce l’abbiamo fatta!!! Una volta avuto l’ok da don Emanuele per poter stare in oratorio all’aperto abbiamo avvisato le nostre catene telefoniche del prossimo appuntamento. Che emozione! Che bello ritrovarci dopo tanto tempo! È stato un incontro tanto atteso, tanto desiderato, sembrava che ci fossimo visti pochi giorni prima invece era più di un anno che non ci si vedeva. Appena arrivati abbiamo compilato un foglio con i nostri dati così da avere la tracciabilità di chi era presente all’incontro e poi ci siamo disposti in cerchio sempre osservando le indicazioni di distanziamento, con mascherina e il gel.
Per incominciare abbiamo fatto il canto Gesù che sta passando, insegnando a chi non lo conosceva le parole e i gesti; ad accompagnarci con la chitarra don Marco Bove. Dopo il canto con cui ci siamo scaldati i cuori, si è creata l’atmosfera, Emanuele e don Marco ci hanno aggiornato sul pellegrinaggio per i 50 di Fede e Luce: la barca sta attraversando le nostri regioni e con tappe ben definite sosta in alcune città dove si è organizzata una meditazione, momento di preghiera e di festa.
A questo punto Nives ha proposto il momento di riflessione/discussione, cioè è stato chiesto, per chi voleva, di raccontare come sta, come ha passato quest’ultimo lungo periodo e di descriverlo con la faccia o sorridente o triste che Nives ha preparato . È stato interessante ascoltare le varie testimonianze, i vissuti, gli agiti; ognuno di noi ha reagito in modo diverso, ha avuto esperienze diverse, e ha cercato di attivarsi per aiutare chi ne aveva bisogno. Sono emerse diverse sensazioni di fragilità e di ricchezza ma abbiamo collaborato tutti per aiutare chi ne aveva necessità così da poter superare tristezza, solitudine, malinconia. Al termine dei racconti ognuno di noi ha scritto sul cartoncino con le faccine il proprio nome e poi li abbiamo raccolti in una scatola e consegnati a Don Michele come ricordo di ognuno di noi.
A questo punto sono iniziati i giochi; è stato ospite del pomeriggio don Michele, un prete che è stato da noi in parrocchia a Cesano Boscone per 12 anni ma ora trasferito. Veniva ai nostri incontri, ha conosciuto Fede e Luce e ha fatto nuove esperienze nel mondo della disabilità. Lo abbiamo coinvolto in un gioco su Fede e Luce: il gioco dell’orologio… Cioè il tempo che don Michele ci ha dedicato venendo alle nostre riunioni e ai nostri incontri. Don Michele era al centro del cerchio con 4 strisce colorate tenute da 4 amici del gruppo. Ogni persona aveva una busta e per ottenerla, don Michele doveva rispondere a domande, indovinelli, canti per vedere se era preparato. Ma lui ci ha stupito: ha saputo rispondere a tutte le domande, era preparatissimo sull’argomento; quindi ha superato tutte le prove (comunque l’abbiamo aiutato tutti!). Raccolte le quattro buste che contenevano delle lettere con cui don Michele ha costruito un frase, cioè il motto di Fede e Luce “Meglio accendere una luce che maledire l’oscurità”. Un gioco divertente e coinvolgente per tutti, anche il canto della comunità fatto tutti assieme con i gesti e accompagnati alla chitarra da don Marco Bove: un successone.
Come tutte le feste, c’è un regalo, e che regalo! Abbiamo donato a don Michele il libro scritto da don Marco Bove Maneggiare con cura – la fragilità nelle nostre vite. Regalo apprezzato con dedica dell’autore. Don Michele è rimasto contento, non se lo aspettava di passare un pomeriggio così coinvolgente ed è stato apprezzato da tutti noi; lo spirito di Fede e Luce acchiappa!
Per concludere non può mancare la mitica merenda… gelato per tutti… che con il caldo che c’era è stato graditissimo… Wow! Bis e tris di gelato alla fragola e al cioccolato…
Che bello, abbiamo sfidato il vento, la pioggia, ma ci siamo riusciti! L’incontro è stato fatto in presenza con la felicità di tutti. Siamo stati tutti bene, la voglia di stare assieme supera ogni cosa; è stato un pomeriggio bello, inaspettato, un momento speciale che sa però di quotidiano, cioè di chi è così ogni giorno: amore e dedizione verso le persone che hanno più bisogno. Il messaggio è stato «ci dobbiamo voler bene perché Gesù ci protegge e ci indica la via da seguire per ritornare a vivere con gioia i nostri rapporti d’amicizia, ma dobbiamo restare uniti in preghiera per rafforzare i nostri legami». Basta poco per stare bene assieme con semplicità, bastano parole e gesti alla portata di tutti e il gioco è fatto. È sempre bello venire agli incontri di Fede e Luce, si sta in compagnia a prescindere da quello che si fa, canti, balli, giochi, mimi, momenti di riflessione, c’è affetto, c’è amicizia, c’è calore fra tutti noi. Ecco perché il titolo “la giornata più bella”: perché erano presenti amici, genitori, ragazzi tutti assieme affiatati, uniti da un forte legame di amicizia che ci caratterizza, siamo l’uno la forza dell’altro… Grazie a tutti, grazie di esistere, a presto.
Flora Atlante & company