Se ripenso ai due anni ormai quasi passati, con le loro tristi restrizioni che purtroppo tutti quanti abbiamo imparato a conoscere, una delle cose che sicuramente è più mancata è stato l’incontro di Natale di Fede e Luce. Ed è stato quindi con immensa gioia e soddisfazione che il 18 dicembre scorso la comunità di S. Giovanni Battista si è riunita FINALMENTE DI NUOVO IN PRESENZA per questo incontro!
Siamo stati accolti, per l’occasione, dai Padri Comboniani presso la loro bellissima sede di Bari e nostra nuova casa; qui abbiamo iniziato l’incontro pieni di entusiasmo. Innanzitutto abbiamo decorato la sala con fiocchi, festoni rossi e dorati, lucine ed alberi di natale per creare l’atmosfera natalizia, poi ci siamo posti in cerchio per un momento di profonda riflessione: abbiamo parlato delle nostre fragilità e di come queste rappresentino spesso una benda che ci impedisce di vedere le cose belle del mondo e la nostra stessa bellezza, quando, in realtà, le fragilità sono la cosa che ci rende speciali e unici.
I nostri fantastici elfi Rosangela e Mariangela, nonché Francesco, l’assistente di Babbo Natale, hanno guidato la riflessione e hanno accolto anche nuovi amici che ci sono venuti a trovare.Durante l’atelier ciascuno di noi ha scritto su una benda in stoffa la propria speciale fragilità. Non poteva mancare il momento del ballo scatenato e del karaoke nostalgico, dopodiché si è svolto il primo momento più atteso dell’incontro, ovvero: il pranzo! Finalmente il pranzo si è svolto nuovamente in condivisione, tutti insieme seduti alla stessa tavola, e abbiamo mangiato le buonissime pietanze da noi preparate e, in particolare, l’attesissimo polpettone di Marina e i dolci.
Terminato il pranzo, c’è stato il momento del mimo, molto intenso: due dei nostri amici vestiti da Giuseppe e Maria sono entrati tenendo in braccio il Bambinello (rappresentato da una bambola di colore, in omaggio ai bambini di tutti i colori, nel mondo, e in particolare ai bambini della Somalia) avvolto in una coperta costituita dall’unione di tutte le bende su cui erano riportate le nostre fragilità; ciò a simboleggiare Gesù che entra nel mondo piccolo e indifeso, facendosi carico delle fragilità umane. Il bambinello è poi passato tra le braccia di tutta la comunità e, chi voleva, gli ha rivolto un pensiero, una preghiera o una riflessione.
Al termine dell’incontro si è svolto l’altro momento più atteso: lo scambio dei doni!
Siamo poi tornati tutti a casa più felici, sereni, con la consapevolezza di portare con noi, durante queste feste e nel nuovo anno che sta giungendo, il vero significato del Natale: l’amore per l’altro anche, anzi direi SOPRATTUTTO, nella sua meravigliosa fragilità. Buon Natale a tutti!
Francesco Vitulli
Comunità San Giovanni Battista (BA)