Domenica 30 aprile giornata importante per il gruppo Messaggeri di gioia! Abbiamo partecipato alla messa in parrocchia San Giustino: sull’altare la candela di Fede e Luce, un chierichetto (il mitico Riccardo); offertorio, pane e vino, portato da due ragazzi speciali Salvatore e Rosa con due amici Flora e Antonella.
Al termine della messa don Paolo ha spiegato la nostra presenza a messa e ha detto che se qualcuno ci vuole conoscere, frequentare, di venire per chiederci informazioni. E poi Emanuele ha spiegato il nostro gruppo, chi siamo, cosa facciamo.
Terminata la messa ci siamo spostati nel salone dell’oratorio dove tutti abbiamo collaborato per apparecchiare e preparare per il pranzo; ma prima di pranzare è stato organizzato l’aperitivo nell’attesa che arrivassero le lasagne… E poi per secondo ognuno ha portato qualcosa da condividere o un dolce per merenda per dopo. Bella la collaborazione tra chi tagliava le porzioni, impiantava, serviva ai tavoli: wow che squadra fantastica!
Terminato il pranzo per il caffè, chi voleva è andato al bar di fronte all’oratorio, altri siamo rimasti nel salone per sparecchiare, sistemare e preparare per il momento clou del pomeriggio… (Comunque il caffè per chi è rimasto in salone ce lo siamo fatti portare, grazie!)
Rientrati tutti dopo il coffe break ci siamo seduti in cerchio. Flora ha dato spiegazione di quello che stavamo per fare. In équipe organizzativa avevamo deciso per prepararci all’elezione con una breve introduzione al momento da parte del responsabile; mimo della storia del falegname; spiegazione del perché dell’incontro; discussione mimo e testimonianza dei tre responsabili uscenti; distribuzione dei bigliettini su cui scrivere uno o due nomi.
Abbiamo rispettato la scaletta. Per incominciare il canto “Grandi cose… Ha fatto il Signore per noi” per creare l’atmosfera. Al termine Emanuele ha spiegato cosa stavamo per fare. Si inizia a parlare di responsabilità. Nives spiega il mimo del falegname e vengono assegnate le parti e distribuiti gli attrezzi ai personaggi. Mentre si legge la storia del falegname, i vari personaggi mimano la loro funzione facendo un po’ di confusione fra loro e poi arriva il falegname che mette tutti gli attrezzi in comune accordo: il falegname rappresenta il responsabile e gli attrezzi siamo tutti noi, tutti diversi, ma che collaboriamo tutti assieme.
Al termine del mimo, discussione fra tutti noi dove emergono bei commenti e intanto vengono fatte domande per capire la funzione del responsabile, dell’équipe, dei ragazzi, delle famiglie e degli amici: spieghiamo tutto così da capire bene. A questo punto breve testimonianza da parte di Mattia, Antonella, Emanuele, i tre responsabili uscenti sulla loro esperienza e subito dopo commenti, domande per comprendere meglio la funzione del responsabile.
Ora vengono distribuiti foglietti e pennarelli per scrivere uno o due nomi di chi vorremmo come nuovo responsabile: si crea silenzio, concentrazione. I foglietti sono stati raccolti in un sacchetto che poi verrà consegnato al nostro responsabile Gianni Muia che poi sfoglierà i biglietti, scoprirà le nomination, le contatterà per chiedere se vogliono partecipare al discernimento per giungere all’elezione che si terrà il 28 maggio. Abbiamo spiegato che chi verrà chiamato può dire sia di si che di no e motivare e/o mettersi a disposizione. A conclusione un momento di preghiera, ci siamo presi tutti per mano e abbiamo recitato il padre nostro e poi tutti assieme abbiamo intonato e mimato il canto della comunità che tutti sappiamo ma che abbiamo insegnato a nuovi amici presenti oggi.
Emanuele comunica alcuni avvisi e dà informazioni sul pellegrinaggio al santuario di Caravaggio: viaggio in pullman, pranzo, programma della giornata, costi e raccolta adesioni.
Spirito Santo soffia agisci e guidaci alla prossima tappa del 28 maggio 2023: discernimento ed elezione che illumini chi deve decidere, deve scegliere, deve capire. Per qualsiasi cosa abbiamo detto siamo a disposizione per tutti i chiarimenti che dovessero necessitare; senza paura, senza dubbi e incertezze; è una bella esperienza si conosce un mondo nuovo e tanti nuovi amici; è vero che ci vuole tempo da dedicare a questo ruolo però non si è da soli, c’è l’équipe che collabora si cammina tutti assieme.
Siamo stati tutti bene si è creata una bella atmosfera fra tutti noi, con calma, con tranquillità abbiamo avuto tempo di chiacchierare, di parlare fra di noi. Un consiglio importante è saper ascoltare così da imparare le esperienze altrui. Facendo ogni cosa con semplicità gli incontri vengono bene e anche la spontaneità va bene e serve. Da tenere presente lo scambio di idee e il confronto servono per il Buon andamento di tutto il gruppo.
Giornata interessante e divertente, c’è sempre tanto da imparare, basta avere tempo a disposizione fare con calma quello che c’è da fare. Da non dimenticare di dare spazio a tutti, ognuno ha il suo tempo, ha le sue risorse, ha le sue capacità serve tutto condividere tutto; bisogna camminare tutti di pari passo andare allo stesso passo, correre non serve, andare piano. È un’esperienza che va fatta, si scopre un mondo nuovo, è un arricchimento personale , si scoprono cose che non avremmo mai immaginato; affiancare un amico disabile è una risorsa che va ben accompagnata.
È stato bello che ci sono nuovi amici che vengono e che vogliono conoscerci. Avere nuovi amici che vengono all’incontro vuol dire avere nuova linfa, nuove forze all’interno del gruppo, è un arricchimento. Grazie a don Paolo che durante la messa ha detto se qualcuno vuol conoscere o fare esperienza nel gruppo, si avvicini e chieda di partecipare. E tac! Una mamma con la figlia e la badante oggi hanno partecipato per la prima volta e sono state subito coinvolte.
Un ringraziamento ai tre responsabili in uscita grazie per tutto quello che siete riusciti a fare, a portare avanti; avete dato il buon esempio in tante occasioni e siete stati un valido punto di riferimento. Le vostre fatiche sono state ripagate, quello che avete seminato, avete concimato e poi raccolto nell’affetto dei nostri amici speciali, le loro famiglie e da noi amici. È un gioco di squadra, si collabora con l’equipe: tutti siamo un punto di riferimento per tutto il gruppo.
Flora Atlante
Reporter di Messaggeri della gioia