Lunedì 23 ottobre una piccola rappresentanza di Fede e Luce guidata da Fabio Bronzini (Coordinatore della provincia Kimata) e Alessandra Ruggeri (Comunità San Gregorio) si è recata come ormai da diversi anni, presso il campus della Loyola University Chicago a Roma con cui è iniziata e continuerà si spera in maniera assidua questa frequentazione. L’esperienza dal mio punto di vista è sempre molto positiva non solo perché hai modo di fare sempre nuove conoscenze ma soprattutto al livello culturale. Penso che la conoscenza vera significhi saper ascoltare senza pregiudizi, rimanere in ascolto, e in un certo modo affascinati dal racconto e il pensiero del altro. penso che sia un mondo di giovani da scoprire e comprendere empaticamente e non dico sia facile ma è possibile studiarlo e capirlo. In altre parole vorrei esprimere la mia gioia nel vivere quest esperienza. Dopo una prima presentazione abbiamo parlato di quali aspetti sono più importanti per noi nelle comunità. La cosa meravigliosa è averli conosciuti anche attraverso le loro passioni con gli oggetti che li rappresentavano e le attività svolte. Infine insieme al Professor Luca Badetti senza il quale non sarebbe nata questa sinergia abbiamo mostrato loro il video del sinodo davanti al Papa a piazza San Pietro dove Fede e Luce si è esibita in una splendida performance del mimo del buon samaritano.
Stefano Zaccaria
Il 23 ottobre, per la prima volta sono andata in un’università americana, per parlare e raccontare di Fede e Luce.L’università in questione era la Loyola University di Chicago, che ha una sede qui a Roma. Eravamo un bel gruppetto, che rappresentava Fede e Luce.
Questa testimonianza si ripete due volte l’anno, il gruppo è quasi sempre lo stesso; per esempio, a volte è venuta Maria Agnese, o Camilla la figlia di Luisa. E una volta anche Claudio Moriggia. La cosa che cambia sempre sono gli studenti che ci ascoltano. Alcuni di questi, se sono interessati a conoscerci meglio, partecipano ad una delle nostre casette di comunità. Sperimentando così dal vivo quello che noi proviamo quando stiamo con il nostro gruppo. E chissà, magari ne rimangono affascinati e lo riportano nel loro paese. E si creano nuove amicizie e nuovi ponti.
Io ero quella nuova, non avevo mai partecipato ad un evento del genere. È stata una bella esperienza. Soprattutto perché scopri che gli studenti che ti stanno ascoltando, provengono da diverse parti del mondo, ma la maggior parte proviene dagli Stati Uniti d’America.
Quando siamo arrivati ci ha accolto Luca, il professore del corso a cui abbiamo parlato. Subito siamo andati in aula, e ci siamo divisi in gruppetti, mischiandoci con gli studenti dell’università. Il professore ha fatto una breve introduzione a Fede e Luce. Dopo di che abbiamo fatto attività di gruppo, ognuno aveva un oggetto che un po’ lo rappresentava. E così ad uno ad uno ci siamo presentati, raccontando chi eravamo, e cosa rappresentasse il nostro oggetto.
Terminata l’attività, abbiamo fatto la nostra testimonianza singolarmente. Cosa fosse per noi Fede e Luce, e da quanto la frequentavamo.
Dopo che alcuni avevano parlato, ho deciso di raccontare la mia esperienza. È stato emozionante. Alcuni ascoltandomi, avevano gli occhi lucidi. Era una sensazione nuova, soprattutto perché mi ero resa conto di avere degli studenti provenienti da diverse parti del mondo.
Francesca Ahmetovic