Dal 16 al 18 Febbraio i vari responsabili di comunità della provincia Un Fiume di Pace sono stati chiamati ad una formazione a Ranica (Bergamo) per parlare delle responsabilità, intanto io e Liliana nel primo pomeriggio ci siamo incontrate per andare alla Stazione Centrale. Il figlio di Liliana ci ha accompagnate fino alla linea verde della metro, che abbiamo preso fino alla fermata della Centrale dove ci aspettava don Mauro. Arrivati andiamo verso la macchina, dritti fino a Bergamo… una giornata piena di sole. Chiacchierando arriviamo al convento delle suore dove veniamo accolti da suor Tiziana e da altre suore molto carine e disponibili intanto ci danno le chiavi per le stanze. Tutti e tre ci mettiamo subito al lavoro, essendo arrivati prima facciamo un giro per vedere il tutto e insieme alla suora abbiamo lasciato nelle varie stanze il programma con un dolce a testa.
Cominciano ad arrivare le persone! Tanti amici, alcuni non li conoscevo, tutti gioiosi con la voglia di passare quei tre giorni insieme. Una cosa bellissima è al piano zero dove c’è una chiesetta con un mosaico stupendo di Gesù, una meraviglia! E più in là un’altra porticina dove c’è la cappellina per le meditazioni. Dopo che ci siamo riposati un po’, abbiamo cenato nelle due aule a disposizione con una fantastica cuoca a servire tante cose buone.
La sera ci troviamo al piano -1 dove c’è un bel salone accoglienza e un meraviglioso quadro di Gesù, al centro una stoffa dove abbiamo messo un alcune cose. Un po’ di atmosfera e si sono preparati gli attori con dei personaggi, inizia così la veglia di preghiera. Intanto abbiamo guardato un filmato sulla pesca miracolosa e di una donna col suo profumo ognuno con una sua storia. Abbiamo meditato, è stato molto bello e riflessivo.
L’indomani mattina dopo aver fatto colazione ci troviamo nel nostro solito salone dove c’era lo storico Ezio Aceti, psicologo (non I’avevo mai visto!) che ci ha raccontato delle responsabilità sia come coppia di genitori e anche di gruppo, ha fatto capire come tirare via le angosce e le ansie. Poi abbiamo fatto i vari gruppi di scambio, e sono uscite fuori tante cose belle che poi abbiamo racchiuso in una specie di relazione facendo anche
tante domande a Ezio. Lo psicologo ha detto cose davvero belle ad esempio che se noi non avessimo fede, la nostra comunità non esisterebbe. Bellissimo stare ad ascoltarlo (è anche molto ironico, ci faceva ridere!)
Dopo pranzo, un bel caffè e un bel riposino oppure alcuni a fare un giro fuori al convento… Le giornate erano molto calde e soleggiate, era uno splendore! Nel pomeriggio di sabato ci prepariamo con i vari gruppi a fare la lavanda dei piedi, con una tovaglietta una brocca di acqua e una bacinella. Intanto don Mauro spiega e si intona un canto a tema, poi accendiamo il cero di Fede e Luce e cominciamo questo bel gesto, ci si inginocchia e si riceve la benedizione dalla persona abbracciandoci forte… un’emozione grandissima!
La sera dopo cena parte la fiestaaaa! Da casa ognuno ha portato tante delizie sia dolci che salate. Tra canti e balli poteva mancare la mitica Carrà? Tutti a cantare Tanti Auguri!, beh… che dire, la Carrà è sempre la Carrà… e che vulimm fa’? Si continua anche con i giochi:con un gomitolo di lana si lancia e chi riceve dice il nome e da dove viene, per conoscerci tutti. Si continua col karaoke e via poi a mangiare qualcosina e bere. Terminata la serata alcuni dritti a preparare la valigia, altri I’hanno preparata I’indomani… che tristezza, era arrivata l’ora di ripartire!
Domenica di Quaresima, dopo aver portato giù i bagagli ci ritroviamo per I’ultima volta nel salone dove c’era Angela a spiegare altre cose della comunità, tra gioie, emozioni e amore… ma c’è anche lo sconforto sul responsabile, che a volte magari pensa di essere solo ma sa che potrà contare sulla sua equipe. Noi portiamo a casa molte idee per la comunità, questa formazione ci voleva affinché ci scambiassimo idee I’una con I’altro. Anche io ho imparato molto. Si è parlato di leggerezza, di ansie e di fragilità e soprattutto di perdono. Io penso di ritenermi fortunata perché sono ricca di amore e lo vedo, ma non solo, lo vivo ogni giorno!
Alla messa abbiamo conosciuto anche padre Samuel che ha concelebrato con don Mauro: eravamo 42 persone insieme ai 2 sacerdoti. Meraviglioso il gesto della pace, con un abbraccio forte si sentiva il calore di questa famiglia! Alla fine i vari coordinatori sull’altare hanno lasciato per tutti una pergamena con una candela con cera d’api fatta da un agricoltore e sotto un foglietto con le date e la zona. Dopo la messa, abbiamo fatto tutti insieme una foto ricordo, abbiamo ringraziato la cuoca molto gentile e le suore.
Ho vissuto questi tre giorni a Ranica come un’esperienza nuova, mi ha cambiato il modo di pensare prima me la prendevo per tutto: Ezio e Angela mi hanno fatto capire I’importanza di perdonare e di amare il prossimo anche se a volte abbiamo delusioni dalle persone. Mi sono sentita più leggera ho ritrovato il mio sorriso, la voglia di fare grandi cose, di non mollare. È stato bellissimo lo scambio tra di noi nel gruppo, mi sentivo coinvolta anche nei discorsi degli altri. Si è parlato anche di sguardi: il mio sguardo era riflesso sul mosaico di Gesù, ora il mio sguardo è sugli amici che ho incontrato e conosciuto, in quel momento mi sono sentita felicissima, con tanti sguardi.
Peccato che fossero appena tre giorni, mi sarebbe piaciuto stare un po’ di più ma va bene così. Tornando a casa ho respirato la gioia di una vita comunitaria e vorrei portare questa gioia a tutti quelli che mi chiedono cosa significa essere a Fede e Luce. Come ha detto Ezio “abbiate sempre fede, senza quella non farete niente”. Siamo Fede e siamo Luce, portiamo gioia e amore.