Sabato 23 marzo verso le ore 14.15 sono partita da Roma con Cristina, Antonietta e Veronica, per poi recarci insieme a Santa Severa per il consueto weekend delle Palme.
Appena arrivate verso le 15:30, la prima cosa che abbiamo fatto è stata visitare il Castello di Santa Severa (che prende il nome dalla giovane martire Severa Di Pyrgi, uccisa nel 298 sotto Domiziano), durante la quale ho visto i resti di una chiesa paleocristiana dedicata alla Santa e parzialmente visibile in Piazza della Rocca, i magnifici abiti che ricordavano il modo di vestire delle nobildonne locali del XV secolo, nonché le ossa di un cane che ha abitato nel Castello.
Finita la visita, verso le ore 16:30 ci siamo recati presso l’albergo San Gaetano, un hotel di Santa Severa sito in Via Giunone Lucina n.50, dove anche le comunità di Santa Silvia, La Fenice, Sant’Anna e San Gioacchino ci stavano aspettando a braccia aperte. Dopo aver sistemato i bagagli nelle nostre stanze (ero in camera con Veronica, Chiara e Cristina), siamo scesi verso una sala dell’albergo, dove, verso le 17 abbiamo esordito con una bella merenda tutti insieme, per poi iniziare la Lavanda dei piedi, il gesto che Gesù ha compiuto durante l’Ultima cena, sinonimo di predisposizione ed amore verso il prossimo.
Ogni comunità si è divisa in gruppi sia per lavarsi che per farsi lavare i piedi, possibilmente togliendoci solo un calzino e facendoci lavare solamente un piede, cantando una canzone a tema. Dopo le nostre attività ed una succulenta cena, quella sera abbiamo sia ballato che cantato (ho proposto un brano dello Zecchino d’Oro, per poter allietare tutti i presenti), fino alle ore 23:30, quando ce ne siamo andati a letto gratificati e pieni di gioia.
Domenica 24 marzo, dopo aver fatto colazione, insieme a Marco Colangione (accompagnato da Antonio) e due persone della comunità di Sant’Anna, ci siamo recati presso il lungomare di Santa Severa dove abbiamo sia fatto la passeggiata al mare, abbiamo scattato varie foto di gruppo e, alcuni di noi si sono recati addirittura in spiaggia per bagnarsi i piedi.
Verso le 11, siamo rientrati in albergo per la processione, durante la quale ognuno di noi doveva portare un ramoscello che rappresentava una palma, con la conseguente messa. Durante il pranzo delle ore 13, abbiamo sia parlato del più e del meno che festeggiato 3 compleanni tenutisi nel mese di marzo, per poi concludere il nostro weekend con un bel caffè tutti insieme e partircene verso le ore 15 per ritornare a Roma.
Per finire, di questo weekend mi è piaciuta la visita del Castello di Santa Severa, il cui stile architettonico variegato, apparteneva a diversi contesti storici, ma, soprattutto la compagnia, ragion per cui oltre a rivedere gente già incontrata al campo estivo presso l’Agriturismo La Bicoca (Viterbo), ne ho anche conosciuta di nuova, allo stesso modo simpatica, sentendomi, come sempre, ancor più purificata, poiché ci stiamo avvicinando alla Settimana Santa.