Prepariamoci alla Festa della Luce!

Un messaggio di Padre Benoît Malvaux, nuovo assistente spirituale nazionale

da | 31 Gen, 2025 | Eventi, Lettere

Il 2 febbraio è la Festa della Luce! In questa giornata speciale per il movimento internazionale, ecco raccolte alcune riflessioni per viverla al meglio.

Messaggio di Padre Benoît Malvaux, assistente spirituale nazionale

Trascrizione:
Buongiorno sono il nuovo assistente ecclesiastico nazionale di Fede e Lluce per l’Italia. Mi chiamo Benoît Malvaux, sono un gesuita belga, lavoro a Roma dal 2014 e sono impegnato nella comunità San Gaetano di Fede e Luce a Roma nord.

Non so se è una coincidenza o un segno della Provvidenza ma la mia nomina è avvenuta qualche giorno prima della Festa della presentazione del Signore al tempio chiamata anche Festa della Luce che ci sta molto a cuore a noi di Fede e Luce.

In questa occasione ho letto la lettera del nostro coordinatore internazionale Raul Izquierdo Garcia che dice delle cose molto forti e belle. Celebrare la Festa della Luce è riconoscere Gesù come la nostra luce e fare corpo con tutta la famiglia internazionale di Fede e Luce e soprattutto è l’occasione di chiederci “Come possiamo essere luce oggi in un mondo dove ci sono tante sofferenze e tante difficoltà?”. Credo che sia una domanda su cui vale la pena riflettere.

Vi auguro dunque una bellissima Festa della Luce nelle vostre rispettive comunità e non vedo l’ora di conoscervi!
A presto!

Per saperne di più sulla Festa della Luce

Ogni anno celebriamo la Presentazione di Gesù al tempio, giorno di festa per tutte le comunità di Fede e Luce nel mondo. Si ricorda il giorno in cui l’anziano Simeone ha indicato il piccolo Gesù come “La Luce del mondo che illuminerà tutte le nazioni” annunciando anche che una spada avrebbe trafitto il cuore di Maria, quella stessa spada che ferisce tanti genitori all’annuncio della disabilità del proprio figlio. (CdR 2013/14)

«Penso al vecchio Simeone quando dice a Maria che una spada le trapasserà il cuore. Anche lei, senza dubbio, non sapeva esattamente quale sarebbe stata la sofferenza che le veniva annunciata. È un po’ la situazione dei genitori dei figli con una grave disabilità: una rivelazione che, giorno dopo giorno, sconvolgerà la loro vita.» (Ombre e Luci n.30)

La scelta di questa data non è stata frutto di un lungo discernimento: nel 1972 una comunità francese ha deciso di celebrare ogni anno la sua festa in quel giorno e questa decisione si è diffusa nel mondo come un grande fuoco!

Ѐ l’incontro di Giuseppe, Maria, il Bambino Gesù, Simeone ed Anna: cinque persone di tre generazioni diverse rappresentano una bella immagine delle nostre comunità, segno di vitalità e di continuità. (CdR 2015/16)

«Mancherebbe qualcosa a una comunità cristiana se non ci fossero dentro adulti, anziani, giovani, bambini, fratelli e sorelle con disabilità. Ognuno a modo suo è per gli altri le mani, lo sguardo, il cuore di Dio che nella persona di Cristo ci ha amato concretamente con un corpo umano, mani umane, sguardo umano, cuore umano…» (Insieme n. 3/1974)

Ѐ il giorno santo in cui Egli è stato presentato al tempio, quaranta giorni dopo la nascita, adempiendo la legge di Mosè e andando incontro al suo popolo fedele. Guidati dallo Spirito, Anna e Simeone andarono al tempio, riconobbero Cristo come il loro Salvatore e Lo proclamarono con gioia. (CdR 2024/25)

«Tutti grandi e piccoli venuti da vicino e da lontano, ognuno con il proprio fardello più o meno pesante, ci siamo sentiti al centro della festa, al centro di questa corrente di amicizia che passava da una mano all’altra. Per un pomeriggio ci siamo sentiti tutti uguali, a ognuno il sole aveva riservato la parte di calore necessaria ad accendere una piccola fiammella di speranza… pian piano il nostro modo di gioire contagia gli altri e chi ci ha visto una volta è pronto a riaprirci le porte» (Insieme n. 9/1976)

La cosa straordinaria è che Simeone riesce a vedere molto in profondità, perché riconosce la salvezza di Dio in un bambino uguale a mille altri bambini. Bisogna guardare con “gli occhi della fede” per vedere la luce di Dio nei piccoli e nei poveri. Tante volte infatti vediamo senza vedere, come se mancasse la luce, come se i nostri occhi non sapessero riconoscere la presenza di Dio. (CdR 2021/22)

La Festa della Luce accompagna ogni anno il cammino delle nostre comunità, ricordandoci che Fede e Luce nasce con il dono e il compito di portare un po’ di luce nella nostra vita e nella vita di tante famiglie: “Meglio accendere una luce che maledire l’oscurità”. Ma la sorgente di questa luce è Dio , Dio è Luce, in lui non c’è tenebra alcuna. (CdR 2022/23

«La luce di alcune vite, a volte difficili da capire, sono molto più forti e luminose di altre che pensiamo “normali”. Dobbiamo scoprirle, metterle un po’ più in alto, avere il coraggio di farle brillare in vista di questo povero mondo che – è strano e difficile a dirsi- ha tanto bisogno di quella luce fatta di semplicità, di sorrisi buoni, di generosità, di bontà, di silenzio… Luce che, più di altre, è più simile a quella del Cero pasquale!» (Insieme, 5/1975)

Gesù è la nostra luce e quel giorno nel Tempio di Gerusalemme per Simeone è stata una rivelazione. L’incontro con Gesù apre i nostri occhi, dona al nostro cuore nuova speranza e illumina il cammino con la sua presenza. (CdR 2023/24)

Lettera di Raul Izquierdo Garcia, coordinatore internazionale

Care comunità di Fede e Luce,
innanzitutto, i MIGLIORI AUGURI a ciascuna comunità di Fede e Luce in tutto il mondo. Che la luce di Gesù illumini le vostre vite e la barca della vostra comunità. Leggi tutto>>

 

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