Ho conosciuto Padre Benoit qualche anno fa, quando mi fu fatto il suo nome da padre Paul, storico Assistente Spirituale delle comunità romane di Fede e Luce.
Quello che mi ha colpito immediatamente di padre Benoit è stata la semplicità e l’umiltà con cui si proponeva: attento, disponibile, curioso. All’epoca ero coordinatore provinciale di Kimata, gli chiesi di divenire l’assistente spirituale di San Gaetano e lui, forte anche di una sua precedente esperienza con l’Arca, accettò subito con gioia, entrando immediatamente nella vita di quella comunità e partecipando agli eventi comuni delle comunità romane (Feste dell’Apertura, della Luce, della Primavera, ecc.).
Alla fine del 2022 siamo stati coinvolti nel comitato di nomina per l’elezione prima del vicecoordinatore del Centro 2 e poi del coordinatore di Kimata. In queste occasioni, ci siamo sottoposti ad un vero e proprio tour de force, andando a trovare le comunità di Roma, Perugia, Palidoro, Velletri una per una, con l’obiettivo di rendere queste elezioni più vicine a tutti componenti delle comunità e meno “calate dall’alto”. Sono stati giorni di cui conservo un bellissimo ricordo, fatto di fatica, ma anche di risate, convivialità, discorsi importanti e racconti di vita: colazioni e pranzi insieme, viaggi con il piede sull’acceleratore per riuscire a raggiungere tutte le comunità in tempo e, in alcune occasioni, Padre Benoit ha sperimentato il brivido della mia guida con lo scooter. Fino ad allora aveva sostanzialmente incontrato solo la sua comunità e aveva condiviso eventi in comune. In quell’occasione invece ha scoperto la diversità e la bellezza di tutte le singole comunità, restando anche un po’ sorpreso di quanto, in alcuni casi, fossero diverse dalla comunità di San Gaetano.
Quando Don Marco ha scelto di concludere il suo servizio come assistente ecclesiastico nazionale, Kimata ha candidato padre Benoit per quel ruolo. Non nego che sono stato molto contento di questa scelta, come sono stato felice che il Consiglio Permanente della CEI lo abbia nominato.
Padre Benoit potrà accompagnare Fede e Luce in Italia nel Giubileo che avrà luogo a Roma ad aprile e nel pellegrinaggio di settembre, potrà aiutarci a incrementare la rete di relazioni iniziate dai presidenti che mi hanno preceduto con la CEI, il Vicariato di Roma, le diocesi e le parrocchie, potrà aiutarci a far conoscere la vita dell’associazione a quelle comunità che ancora la vivono come qualcosa di lontano.
Insomma, il lavoro non mancherà, ma sono certo che anche in quest’occasione lo condivideremo con quell’allegria e quello spirito di fraternità che abbiamo già vissuto insieme. Quindi grazie padre Benoit per il tuo sì e grazie anche agli altri sacerdoti che hanno accettato di candidarsi per il ruolo di Assistente Ecclesiastico e che non sono stati nominati: don Marcello Corbisiero di Potenza e don Mauro Santoro di Milano.
Avanti così, accompagnati da Gesù.