La guerra è iniziata in Ucraina. Sono in arrivo tempi bui e incerti, dove sembra che il linguaggio dei proiettili, delle bombe e delle notizie manipolate abbiano ottenuto un posto in prima fila, davanti a tutti i tentativi di mediazione e di dialogo.
Insieme a questa guerra, ce ne sono tante altre in tanti luoghi del pianeta.
Ci uniamo a tutti loro con la nostra preghiera per la Pace. Che vi propongo, né più né meno. Preghiamo ciascuno in casa e anche in comunità. Di persona, online o tramite Whatsapp, ma preghiamo. Pregare per la pace è un gesto profetico e umile, quasi sovversivo, perché vorremmo che le cose fossero diverse e riponiamo tutta la nostra speranza in Colui che ci ha amato per primo. Ci sono situazioni in cui possiamo fare ben poco, ma sappiamo che Dio ama la vita e vuole che i suoi figli e le sue figlie vivano in pace. Ci fidiamo. Aspettiamo. In molte occasioni abbiamo sperimentato che Fede e Luce è stato un segno di pace in mezzo ai conflitti.
Possiamo leggere dalla nostra Carta: Fede e Luce crede che la persona fragile e con disabilità possa diventare una fonte di unità nella società e in ogni Chiesa, così come tra le Chiese e le nazioni.
In Ucraina ci sono 39 comunità di Fede e Luce. L’Ucraina è nei nostri cuori. La sua paura è la nostra, la sua incertezza è la nostra, il suo sangue è il nostro. Quando un fratello in famiglia soffre, tutti noi soffriamo. Quando un fratello piange, gli offriamo la spalla e tutta la nostra vita se necessario.
Che Dio ci aiuti ad essere costruttori di Pace. Possa toccare il cuore delle persone che hanno il potere di decidere di fermare la guerra in Ucraina e in qualsiasi parte del mondo. Che la violenza non abbia l’ultima parola. Ognuno di noi sia costruttore di pace con le nostre parole, i nostri gesti e le nostre azioni.
Inviaci lo Spirito Santo che ci hai promesso.
Egli faccia di noi,
in questo mondo di guerra e di divisione,
degli strumenti di pace e d’unità.
(estratto dalla Preghiera di Fede e Luce)
Raúl Izquierdo García
Coordinatore Internazionale