Ormai ne parlo da 24 anni…

Quando ho incontrato per la prima volta Fede e Luce

da | 27 Feb, 2024 | San Roberto

Sono entrata a Fede e Luce a 18 anni, in quell’età in cui ti fai tante domande e cerchi mille risposte ed io ho trovato molte risposte quando una mia cara amica mi ha portato alla comunità di San Roberto Bellarmino.
È stato amore a prima vista.
Mi è subito piaciuto il modo semplice e diretto dei ragazzi, come mi cercavano e si avvicinavano a me senza riserve. Mi è piaciuto subito come sono stata e mi sono fatta mettere in mezzo… alla prima casetta mi hanno vestito da pecora e messa al centro del cerchio.

Ma soprattutto mi è piaciuto come le fragilità di ognuno fossero una ricchezza per gli altri e come il velo di diffidenza che spesso ci portiamo fuori, lì a Fede e Luce non c’era; un’aria buona, sana e piena di sentimenti.
Ancora non avevo idea che sarebbe stata una esperienza che avrebbe accompagnato e condizionato tutta la mia vita, quella delle mie figlie ed indirettamente di tutte le persone che mi circondano visto che ne parlo da 24 anni.
Nel primo weekend di comunità, in stanza mi hanno messo con Pippi (che molti conoscono); ho sentito tutta la mia inadeguatezza nel prenderla in braccio per paura di farle male ma lei mi ha sorriso al solo sentire le mie stonatissime canzoni.
Poi c’è stato il pellegrinaggio a Lourdes… sono esperienze che ti segnano per sempre. Mi ricordo di un bambino di colore francese, non so quale handicap avesse ma non parlava; durante la veglia in piazza si è messo con noi e non ci ha lasciato per tutto il tempo. Non potevamo parlare ma aveva degli occhi ed una gestualità così espressivi che ancora me li porto dentro.
Ho fatto tanti campi, sono andata a conoscere la casa-famiglia del Chicco e poi la casa-famiglia del Carro, incontrando persone meravigliose che ancora oggi fanno parte della mia vita.

Quando sono stata a Dublino per l’esperienza all’estero ero curiosa di conosce anche Fede e luce fuori dalle comunità di Roma e sono voluta andare a conoscere una casa-famiglia fondata dall’Arche. La cosa speciale è che, entrata li, come tutte le volte a Fede e Luce, nonostante non mi avessero mai visto e la diversità della lingua, il contatto con i ragazzi è stato istintivo, pulito e sincero.
Oggi posso dire che quella scintilla la sento ancora dentro come ieri, con più maturità e un po’ meno spensieratezza perché nel frattempo è subentrata la conoscenza e l’amicizia con le famiglie, la condivisione anche di tanti, tanti momenti difficili.
Mi capita di sognare Pippi e Daniele la notte, che mi parlano e mi dicono che stanno bene. Questo per dire quanto sono nel mio cuore e ne faranno parte per sempre!
Non penso che ci si possa e ci si debba staccare dalle cose che fanno star bene e per questo quando trovi la scintilla va alimentata e condivisa.
A volte sono proprio le mie bambine che insistono e vogliono andare a casetta anche quando sono un po’ stanca ma poi, come sempre, la stanchezza passa e rimane la bella sensazione.
Quest’anno al campo di Bicoca con le mie bimbe ed i tanti amici giovani si è parlato di sogni e di speranze, una grande ricarica perché abbiamo bisogno di sognare e di affetti. Per questo Fede e Luce è unica.

Accorcia la distanza e aumenta l'amicizia

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